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Immagine del redattoreLavinia Dumbrava

100+ modelle più famose di sempre che hanno segnato la storia della moda

Ciao sono Lavinia Elena Founder & Ceo di Dle Digital Agency , in questi ultimi mesi mi sono chiesta com'è cambiato il ruolo delle modelle, dalla loro nascita a oggi. Perché oltre alle gambe c'è di più….


Ne sono convita ! lo racconto come donna come mamma come ex modella ed oggi nel ruolo di donna imprenditrice a solo 29 anni .


Chi sono le modelle più famose, dagli anni 50 a oggi: com'è cambiato il loro ruolo e come hanno segnato la storia della moda.


Oggi la moda si manifesta nelle strade, sui social media e non solo sulle passerelle o i tappeti rossi internazionali. Tuttavia, le sue origini risalgono agli atelier, alle botteghe di sartoria o ai laboratori artistici, dove si iniziò a creare abiti su misura per clienti esigenti. Per esibirli, venivano assunte donne eleganti, non chiamate modelle ma mannequin, che si muovevano tra le sedute per presentare, con un numero in mano, il capo confezionato dal couturier. Queste indossatrici non dovevano esprimere personalità, ma semplicemente dare vita alle creazioni, mostrando la caduta di un vestito, la lunghezza di un orlo o il volume di una manica. Né più né meno.


La rivoluzione inizia con Coco Chanel: per la prima volta, le mannequin discendono una scala circondata da specchi, offrendo una visione frammentata degli eventi al piano di sotto, mentre le modelle sono donne che incarnano la sua visione non solo attraverso i vestiti ma anche nello stile. Si dà avvio alla prima autentica selezione basata su criteri ben definiti.


Il passaggio evolutivo da mannequin a modelle si verifica negli anni '60 e '70, quando le donne cominciano a mostrare la loro personalità non solo in passerella ma anche attraverso la fotografia. La moda brama volti nuovi, non si limita più alla sola eleganza della camminata; così, i nuovi talenti vengono scoperti ovunque, dalle strade affollate ai supermercati. Il riconoscimento definitivo arriva sulle passerelle delle settimane della moda internazionali o sulle copertine lucide delle riviste.


Per ottenere una fama paragonabile a quella delle celebrità, si deve attendere gli anni '80, periodo in cui emergono le top model di fama mondiale. Non si limitano più a indossare abiti, ma li valorizzano con la loro marcata personalità. Non sono semplicemente belle, ma possiedono carisma, identità e un modo di esprimersi unici. Gianni Versace è sedotto da questa idea e si avvale del loro senso di glamour. Gli stilisti competono per averle sulle passerelle, offrendo loro ricompense straordinarie, poiché la loro presenza o testimonianza rafforza l'immagine del marchio. "Non mi alzo dal letto per meno di 10.000 dollari al giorno" è la frase leggendaria che ha segnato la storia, pronunciata dalla giovane Linda Evangelista, celebre top model canadese di origini italiane.


Carla Bruni, Claudia Schiffer, Naomi Campbell, Cindy Crawford, Helena Christensen, Versace primavera estate 2018 Daniele Venturelli


I media le trasformano in vere star: la visibilità non si limita a qualche campagna pubblicitaria o per l'appuntamento in fashion week, diventano le protagoniste dei fashion party così come dei red carpet (vi ricordate Elizabeth Hurley al fianco di Hugh Grant, Cindy Crawford mano nella mano con Richard Gere o David Bowie e David Bowie?). Sfilano per la città mostrando uno stile personale che subito viene copiato dalle giovani generazioni, mentre collezionano le copertine internazionali. E ancora oggi le top model famose non sono state dimenticate ma continuano a farci sognare: è indimenticabile la chiusura della sfilata di Versace primavera estate 2018, quando Carla Bruni, Claudia Schiffer, Naomi Campbell, Cindy Crawford e Helena Christensen appaiono al fianco di Donatella per ricordare il fratello Gianni, a 20 anni dalla sua morte.


Le modelle stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nelle decisioni dei brand, superando il concetto di musa ispiratrice (come Betty Catroux per Yves Saint Laurent) per creare collezioni capsule a proprio nome o intraprendere nuovi ruoli nel mondo della moda. Heidi Klum è giudice nel talent show "Making the Cut", mentre Kate Moss ha fondato un'agenzia di talenti e modelle. Alcune utilizzano la passerella come trampolino verso il cinema: Lætitia Casta, Cara Delevingne, Milla Jovovich e Monica Bellucci sono diventate attrici rinomate, calcando i red carpet di Venezia e Cannes con professionalità.


Con l'arrivo degli anni 2000, la fama diventa più che un mezzo per avviare "new business", come diventare designer o lanciare collezioni co-firmate o nuovi brand (molti si sono reinventati nel settore beauty, lingerie o food & drink). Essere un'icona significa essere un punto di riferimento, con precise responsabilità. Si va oltre la copertina di una rivista o una foto artistica. Le modelle dialogano con la propria community, stabilendo un confronto diretto e diventando ambasciatrici di valori. Non temono di mostrare le proprie fragilità emotive e la depressione (Bella Hadid), le smagliature post-partum (Ashley Graham), la pelle affetta da acne (Kendall Jenner), il cerotto per il diabete (Lila Moss), la vitiligine (Winnie Harlow). Sono belle nella loro autenticità, pronte a lottare per l'inclusività e contro ogni forma di body shaming.

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